Etica e Cultura

14.03.2012 08:50

Autore: Elmoamf

 
L'etica ... ossia ciò che viene definito corretto nel libero interagire umano.
Corretto in un contesto in cui le regole di correttezza cambiano repentinamente.
Ciò in base alle contingenti esigenze etiche di chi (malvolentieri) si trova a doverle scrivere e di chi (malvolentieri) si trova a doverle approvare.
In una parola, anzi forse in più di due: il burocrate e il politico.
 
La cultura ... ossia ciò che viene accreditato come universo di conoscenze, usi e consuetudini di valore storico, civico e sociale nel libero interagire umano.
Di valore in un contesto in cui il concetto di valorizzazione viaggia di pari passo al concetto di utilità o utilitarismo.
Parimenti in cui il concetto di utilità si sposa con il concetto di funzionalità e pragmatismo.
In una parola, anzi forse in un infinità di terminologie: il revisionismo e la realpolitik.
 
Perché tanto pessmismo è presto detto e formulato.
Fintanto l'uomo tenderà a giustificare (implicitamente ammettendo) le proprie colpe, additandole come conseguenza della storia ...
sempre rimarra vittima della sua inutile, infantile e sterile ipocrisia.
 
L'etica, come la storia, non può essere qualcosa che giace tra le righe perdute di un anonimo pensatore o di un glorificato filosofo.
L'etica, come ongi altro costrutto concettuale, è un divenire, un essere.
Plasmante e plasmato secondo regole non scritte ma probabilmente dettate dal viver comune.
L'etica è erronea, malevola, totalitatia e totalizzante.
Al tempo stesso però è morale e moralmente percepita.
Limitante o arginante. Foriera, in ultima analisi, di coscienza critica.
 
Frutto dell'etica. Figlia e progenitrice della stessa è la medesima cultura.
Le comunità umane sono la risultante di un unione istintiva attorno e attraverso la condivisione di leggi comuni:
Volte, ideate, edificate nell'ottica di un benessere generale. Di una evoluzione e di un progresso partecipativo e partecipante.
 
Non si può prescindere dall'ammissione di un interesse di parte nella ricerca di un miglioramento della "propria" qualità di vita.
La ricerca stessa è insità nell'essere "intellettuale".
Colui che utilizza l'intelletto in modo parzialmente consapevole.
 
L'uomo puro istinto è animale.
L'uomo binomio di passioni e razionalità è l'imperfezione organizzata.
In definitiva l'essere umano pensate.
 
La ricerca spasmodica del benessere umano, sviluppa un benessere comune che nell'immediato si diffonde.
La misura della sua diffusione e penetrazione è direttamente proporzionale alle abilità e alle capacità di assimilazione del nuovo stadio di conoscenze.
I soggetti, immediatamente circostanti a questa ricerca, a cascata vengono investiti
Nuove informazioni, reazioni o mutamenti rispetto al contesto interpretativo dominante della realtà vengono assunte.
Tali soggetti svilupperanno a loro volta nuovo materiale di analisi:
utile o inutile ad evoluzioni o involuzioni dello stesso sistema di crescità o restrizione.
 
Ciò che emerge come chiave determinante in un siffatto contesto è la coscienza critica.
 
Mai terminerò di battere il pugno su tale cruciale elemento dell'esistenza umana.
 
Mai terminerò di insistere su tale fondamentale tema.
 
La coscienza critica è la base dell'analisi.
 
Non vi può essere etica o morale, cultura o storia, senza coscienza critica.
 
La coscienza critica ci permette di soppesare gli eventi.
 
Sia ben inteso: non di giudicarli ma di comprenderli.
 
Una comprensione utile nell'assunzione dell ns proprie ed insindacabili decisioni.
 
L'etica, in quest'ottica, entra a far parte di quella sfera di sentimenti che ci portano ad agire nei confronti di noi stessi e del prossimo ...
secondo certi limiti ed interpretazioni.
 
La cultura è l'habitat entro i confini del quale noi viviano ed agiamo.
 
Maggiormente il ns quadro di vedute sarà consapevole ... più incisivi e determinanti saranno i ns comportamenti etici.
In modo più esteso il ns livello di conoscenze riuscirà a svilupparsi ... piu ampia e significativa sarà la ns cultura.
 
"Qui timide rogat docet negare" (Seneca).
 
Chi domanda senza paura di imparare, insegna a conoscere ciò che si ha paura di apprendere.
 
L'umiltà è fiera maestra di vita ... "Paupertas artis omnis perdocet" (Plauto).
 

Argomento: Etica e Cultura

Nessun commento trovato.

Nuovo commento