Spunti di riflessione sulla figura di Giorgio Napolitano
20.04.2012 11:32
Autore: Elmoamf
Questa mattina mi sono attardato nella lettura di un ennesimo articolo Web...
...sulla discussa figura del "presidente" della Repubbblica: Giorgio Napolitano.
Già primo "ex-comunista" ad occupare la carica di Ministro dell'Interno nel primo Governo Prodi.
Già primo "dirigente comunista" a varcare ufficialmente la soglia degli "Stati Uniti".
Nel burrascoso periodo degli "anni di piombo"... per tenere colà conferenze sul progetto Eurocomunista Italiano (Il Pci spiegato agli americani).
Già primo "berlusconiano migliorista" negli anni '80 della Milano da bere.
Ed oggi primo alfiere dell'epigono Monti nel salvataggio della Nazione Italia dalla Bancarotta!
Così, immerso in cotale lettura mi sono perso in alcune private elucubrazioni.
Successivamente ritenute degne di essere al pubblico riportate.
Le elucubrazioni di cui sotto, nascono in risposta ad un commento riportato da altro lettore ed apparso nello stesso articolo citato al principio.
Quale alta figura Giorgio Napolitano...
Che dire... ?!?
Lascio a Voi la lettura, i commenti, le opinioni ed i pensieri... se vorrete...
Le mie Elucubrazioni:
...ritengo che quella del martirio non sia una soluzione.
Sento di voler mollare ogni giorno ma la mia tigna non me lo permette.
Nonostante un percorso lavorativo travagaliato, costellato di continui ostacoli e porte puntualmente sbattute sul viso.
Nonostante il mondo del lavoro mi abbia... ci abbia... cacciato tutti fuori... e rientrare diventa sempre più difficile.
Semplicemente impossibile, perché spazio non ce nè... Più!
Nonostante tutto questo, mi sento fortunato.
E mi sembra di non fare ancora abbastanza.
Non fare tutto quello che sarei in grado e sicuramente potrei realizzare.
Per questo la voglia di mollare è messa costantemente in un angolo da quella tigna istintiva che mi obbliga:
All'indignazione da un lato; Al rispetto della verità dall'altro.
Al rifiuto dell'ipocrisia.
Ipocrisia "Mia" per prima e di tutti noi in termini assoluti.
Per tornare alla realtà, seppur complessa, basterebbe veramente poco.
Se ognuno di noi riconoscesse ciò che è sotto gli occhi di tutti.
Sul sito di Wallstreetitalia.com qualche giorno fa è apparso un articolo per me lapidario di Lidia Uldiemi:
Tanto elementare quanto ovvio nei suoi contenuti.
Come non essere d'accordo con quelle tesi.
Eppure eccoci qua!
Ululando alla luna come Lupi abbandonati.
Isole in balia di tsunami.
La Uldiemi: giovane (...e mi spingerei a dire anche onesta) economista, assurta agli onori della cronaca negli ultimi tempi.
Anche negli organi dell'informazione mainstream (vedi i recenti interventi al buon programma Linea Notte del TG3)
Se provate (lo affermo e lo sostengo perché ho provato direttamente) a chiedere in giro e discutere dei temi da lei sollevati...
L'avvilimento nel constatare che... non i più... ma la totalità delle persone con cui si tenta di parlare...
...non solo non comprende ciò di cui stai parlando...
...non conosce i temi, le loro dinamiche e conseguenze...
...né tantomento chi li ha sollevati e cerca di farsi paladino di una libera informazione.
L'avvilimento più grande è che non se ne preoccupa affatto!
Non ha voglia di riflettere.
Ti ritiene un qualunquista o un paranoico.
Il classico appellativo del "complottista", gettato lì addirittura con lo sprezzo..dell'ignoranza!
Chissà, forse sarà un mia presunzione o pregiudizio forzato.
L'impressione che le persone danno di non voler affatto mettere in gioco le verità acquisite perché significherebbe mettere in gioco un intero sistema di valori.
Un'ambiente di vita faticosamente costruito...come un castello di carta...od un castello di sabbia.
E torniamo qui allo tsunami, che spazzerebbe via tutto.
La tigna non mi permette di arrendermi e nonostante l'onda prominente continuo ad ululare alla luna.
Prima o poi, come Ulisse, tornerò alla mia Itica...
E li naturalmente dovrò affrontare altri problemi...I ProCI!!!
Elmoamf
P.S.: mi scuso per le lungaggini ma sono di solito molto prolisso e quindi tendo a fare "fuffa"
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