The opening house

11.05.2012 18:45

Autore: Elmoamf

 
My dear...disclosed & insignificant.
The secret is clear now & is pretty revealed!
So... thank U my dear!
I don't stand U anymore.
I don't care about U.
I don't really need U.
Nomore!!!
 
La capacità di essere cinici è singolarità... peculiarità di alcune menti fine.
Secolarmente ammaestrate.
Giacché il condizionamento mentale non è proprio solo di coloro che lo subiscono passivamente...
Come vittime predestinate... consenzienti o illeggittime.
Quello stesso condizionamento è proprio anche o forse soprattutto...di coloro che lo perpetuato, monitorano e/o concepiscono.
Avere la forza, la volonta, il desiderio, la soddisfazione di manipolare il prossimo...!
Il suo ardire, il suo sentire, il suo pensare, il suo agire.
Condizionarne le reazioni, le opinioni, le analisi, le conclusioni.
Sulla propria esisestenza, sulla presenza di se stesso e sul suo ruolo nell'esistenza stessa e nella presenza altrui...!
 
E' inutile fingere.
 
Ciò riveste per ognuno di noi un desiderio arcano.
Al pari del genio della lampada.
Come innumerevoli fiction televise o cinematografiche opportunamente nel tempo e sottilmente ci hanno insegnato e sollecitato.
E' inutile mentire o fregiarsi di un più alto e valoroso obiettivo.
 
Ciò nonostante, nel riconoscimento di tale fragilità umana...
Quella fragilità che porta ognuno di noi a desiderar di dominare sull'altro...
Ciò nonostante è quel riconoscimento di fragilità che ci distingue e ci separa dal freddo e cinico uomo privo di intelletto.
 
Ora alcuni di noi sono portati ad eseguire.
Ad eseguire direttive o camandi altrui.
Altri sono portati ad elaborare.
Elaborare direttive o comandi che loro stessi dovranno ritenere efficaci ai fini delle loro strategie...dei loro obiettivi.
 
Se, in termini assolutamente relativi, è vero che esistono meri esecutori...
E' altrettanto vero, in termini potenzialente distruttivi per ognuno di noi, che esistano meri decisori.
Ossia quei decisori non in grado di distinguere il bene dal male.
O, in altri e forse più corretti termini... che non riescano a discernere!
Tanto pregni della loro volontà assoluta di comando.
 
La volontà assolutà di comando obnubila l'intelletto rendendolo cieco.
Cieco al sentire.
Cieco al provare.
Cieco all'ascolto.
Cieco al divenire di ogni singolo evento.
Uno spettatore amorfo, illogico del tutto avulso dal contesto stesso per il quale si trova a ricoprire il ruolo di arbitro supremo.
Eppure in definitiva, ogni decisione ne varrà della sua stessa vita.
Colui, però e ahimè, ormai non è più cosciente.
Il condizionamento ha preso definitivamento il sopravvento su di lui.
Le sue decisioni saranno il frutto calcolato di una macchina pura, priva di sentimenti.
Torna qui prezioso il pensiero alla cinematografia Holliwoodiana che tanti, ridondanti e reiteranti esempi ci ha lasciato... anzi donato.
L'architetto di Matrix.
La mente artificiale di Skynet.
Solo per citare quelli a me più cari.
Gli esempi però abbondano, come d'altronde abbondano anche i tentativi di ribellione a tale infrastruttura concettuale.
Il problema è solo nella loro lettura da retroguardia.
 
Perché retroguardia?
Perché a ben vedere, quando realmente ci troviamo a dover affrontare tali problemi...
Da un punto di vista concretamente rilevante...
L'atteggiamento da fiction prevale sulla necessaria ed adeguata reazione umana.
In altri termini: tutto viene ridotto e tradotto come misera fiction illusiva.
Il nemico o meglio lo stato di sottomisione, non viene riconosciuto in quanto tale.
Perché si ritiene interpreti di un ruolo cinematografico che, nel ns delirio da 15 minuti di notorietà, persino ci aggrada.
 
A tanto è ormai giunta la persuasione della realtà parallela.
Tanto da rendere l'uomo... schiavo semplicemente di se stesso.
Delle sue stesse visioni.
Delle sue gabbie pseudo intellettuali.
Poiché l'uomo non è realmente se stesso... se non si rinchiude in una Gabbia!?
Sia essa materiale o concettuale!?
 
 

 

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