Aguzzini dell'Ingegno

20.06.2012 23:12

Autore: Elmoamf

 
L'uomo medio comune, che incontri fuori al cancello della scuola o al supermercato.
In fila allo sportello "esattoriale" (della posta, della banca, del caf, del cup, dell'utenza domestica, dell'anagrafe).
La donna con il bimbo al parco.
L'insegnante, la dipendente pubblica, l'operaia della piccola industria, l'impiegata a 40 ore settimanali.
I frequentaroti della spiaggia o della palestra o del bar...
L'essere umano comune vive di cose comuni.
Vive la società del tempo, impregnato delle sue caratteristiche.
Gli elettrodomestici (per svago, per utilità, per necessità).
Le risorse energetiche (per il consumo ineludibile e lo spreco perenne).
Il distacco dalla realtà altra, parcellizzata dalla mediazione tecnologica.
Una mediazione che rende il villaggio globale più immediato e a portata di mano.
Allo stesso modo lo vanifica rendendolo etereo, scenografico, spettacolare, teatrale, filmico.
L'essere umano comune non è portato tanto all'approfondimento quanto al consumo.
Non è portato tanto all'introspezione quanto all'accusa del sistema amorfo.
Un sistema edificato nel tempo attraverso la secolarizzazione delle istituzioni, che non hanno più nulla di personale pur essendo fatte di uomini.
L'uomo non conta in se come interlocutore.
Forse ormai da secoli non conta più, in quanto essere vivente e pensante.
Non è riconosciuto come tale.
Solo come individuo.
Singolo individuo, parte di una massa anch'essa spersonalizzata.
Quella massa che di volta in volta viene definità:
Opinione pubblica, società civile, terzo stato, elite intellettuale...tecnocrazia o sindacalismo operaio!
L'aguzzino dell'Ingegno è colui che pertanto interviene in siffatto meccanismo per condurre il branco attraverso l'astuzia e l'intuizione.
L'aguzzino si erge sulla massa perché ha avuto il torto o il merito, sicuramente il coraggio, di sviluppare le proprie capacità di analisi del sistema sociale.
E portare queste analisi alla costruzione di dinamiche e costrutti di suo interesse e per il suo vantaggio.
Per affrontare l'aguzzino è necessario giocare con le sue stesse armi e sul suo stesso campo.
Prima ancora bisogna comprendere che quelle armi e quel campo sono soprattutto i nostri.
E' nostro dovere e imperativo farne tesoro e non lasciarci guidare acriticamente da altri.

 

 

 

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