THE AMERICAN TRUTH (Il sapore del luppolo Parte II)

27.03.2012 12:36

Autore: Elmoamf

 

Nella generale indifferenza o forse impotenza delle persone.
Periodicamente lo staff presidenziale del governo degli Stati Uniti revisiona ed approva un provvedimento che riguarda la propria sicurezza nazionale.
Tale provvedimento prende in esame una serie di misure da adottare in circostanze singolari e considerate di estrema emergenza.
Misure volte ad affrontare situazioni di particolare gravità per la sicurezza, l'integrità e la soppravvivenza della Nazione americana.
L'abbondanza di aggettivi utilizzati per descrivere quanto sopra non è frutto di un mero esercizio poetico.
E' la risultante di un accurato studio sui fenomeni di creazione del consenso.
Esistono efficaci ed efficienti teorie sull'induzione alla paura, al terrore e alla perdità degli affetti.
sfruttandone i principi e le conseguenti dinamiche che ne scaturiscono, esperti strateghi elaborano di continuo programmi dettagliati.
Lo scopo di questi minuziosi programmi è apparentemente quello di salvaguardare la pacifica convivenza e sopravvivenza umana.
O quantomeno, possibilmente, di una porzione di essa.
La reale motivazione, poi non così tanto celata, è privare l'individuo di ogni sufficente capacità di reagire.
 
Reagire a cosa ?
La domanda rimane un impressionante quanto trascendentale punto interrogativo.
Già!
Perché lo scopo, poi non così tanto celato, è quello di assumere il potere ovvero il dominio sul popolo e sulla terra.
La successiva domanda dovrebbe quindi essere:
Per quale vantaggio ?
Ottenuto il dominio sugli uomini e la padronanza del globo, per quale fine esercitare tale assolutismo ?
Soprattutto x quale motivo un tale esercizio risulterebbe (per coloro che lo esercitano) interessante e soddisfacente ?
 
Torniamo di nuovo, quindi, alla questione iniziale.
 
L'approvazione dell'atto di cui sopra è stata recentemente ratificata dall'amministrazione Obama e diligentemente pubblicata sull'apposito sito governativo.
Per un lettore non avvezzo alle consuete pratiche demagogiche, dietrologiste e complottiste, parrebbe un comune documento.
Uno di quei documenti utili e necessari come ne esistono in milioni, anzi, in miliardi di aziende.
Il classico vademecum spesso e/o obbligatoriamente appeso nelle bacheche di comunicazione e/o custodito in ogni "ufficio" o posto di lavoro.
Norme da seguire e far rispettare quali evidenti attività di tutela e salvaguardia di ambienti e persone.
La messa in atto di cautele e precauzioni in caso di una subentrata ed emergenziale situazione di pericolo comune.
 
Posto di fronte ad un occhio più scrupoloso, se vogliamo più fiscale e zelante, lo stesso documento susciterebbe più di una preoccupata perplessità.
Facciamo salva l'esigenza di tutela dell'essere umano e dell'ambiente: sia esso inteso come micro o macro sistema naturale e come micro o macro cosmo.
 
Ciò detto, anteporre in modo arbitrario e senza nessuna possibilità di messa in discussione, il diritto altrui in nome di un diritto comune "indistinto"...
... si rivela pratica assai ideologica e totalitaria.
Ideologica in quanto basata su dogmi di presunta e autodeterminata autodifesa.
Totalitaria in quanto pone in essere una legge marziale, autoritaria e dittatoriale.
 
La confisca di beni, la requisizione di proprietà, il razionamento dei viveri, sono tutte pratiche associate a contingenti situazioni di terrore generalizzato.
 
In tempi di relativa tranquillità e di relativamente diffusa pace sociale dovrebbero, al contrario, essere suscettibili di valutazioni più critiche e delicate.
Valutazioni in assenza delle quali inevitabilmente ci si troverebbe ad affrontare o meglio ad accettare contesti di anarchia, discriminazione e dispotismo.
 
Ciò che non viene dovutamente sottolineato in questo scenario è appunto l'assenza.
 
L'assenza di condizioni, di premesse, o di congiunture rilevanti che possano ammettere l'arrogante intromissione nel banale quotidiano di qualsiasi individuo.
Giacché, quanto stabilito dagli attenti consulenti della sicurezza nazionale, prevede l'esercizio arbitrario del potere anche in tempi non sospetti di aggressione.
 
L'accusa mossa nelle precedenti righe non vuole essere una requisitoria giustizialista, tantomento una condanna al rogo da tribunale inquisitorio.
 
Queste poche righe vogliono rappresentare solo un richiamo nella foresta.
Nella giungla dei comportamenti da uomini primordiali e bestiali.
L'eco di un attenzione dimenticata verso l'umanità e la persona, verso la libertà e l'emancipazione.
 
L'Emancipazione è un termine ossia un principio che nessun uomo sarà in grado di sottomettere.
 
 La Costituzione degli "Stati Uniti" è composta da 7 unici articoli  che dispongono sulle libertà del popolo a stelle e strisce.
La composizione e lo sviluppo nel tempo di questi articoli rappresentano la carta dei diritti del cittadino "americano".
Attraverso dichiarazioni ed emendamenti, seppur nel solco di menti dal pensiero "illuminato", si è scritta ed affermata la volontà di indipendenza.
 
L'indipendenza non è un "parola" con cui sciacquarsi la bocca dovo aver "rigettato".
 
L'indipendenza è prima di ogni altra cosa uno Ius Quiritium, un diritto ancestrale.
Indipendenza del pensiero, indipendenza di scelta.
Non vi potrà mai essere indipendendenza se a spingere i ns pensieri e le ns azioni saranno la brama e l'avidità.
 
Seneca, forse incosapevolmente ma logicamente, già affermava: "È povero non chi possiede poco, ma chi brama avere di più".
 
Inviterei ognuno di noi a soffermarsi sulle proprie brame:
 
I benefici tratti dalla pratica della riflessione come dal pasteggio soave del buon luppolo sono tali da sembrare, francamente, prodigiosi!
 
Come disse il saggio..."Non tutto è uguale a ciò che sembra, ma cio che risulta più uguale degli altri è ciò che in verità non lo è affatto!"
 
 
 

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